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ESCURSIONI 2010

 

17 GENNAIO  2010 - IL "CORNIOLO" DI RIOMAGGIORE

Rimandata causa maltempo questa gita, prevista per il 10 gennaio, in effetti anche oggi non siamo stati assistiti da una grande giornata di sole; comunque non piove al mattino e decidiamo in 14 di partire(non si può mica rimandare di domenica in domenica all'infinito....). Benché durante il tragitto stradale abbiamo incontrato pioggia, è poi stato possibile effettuare tutto il percorso senza precipitazioni atmosferiche, solamente un nuvolo grigio, pazienza...
Partenza in ripida salita per circa 250 metri fino al Santuario della Madonna di M.Nero; dopodiché, anziché salire a quota 630 viste le nuvole basse, decidiamo di percorrere uno stradello a quota 400m. che ci porta a incrociare la ripida discesa del "corniolo" verso Riomaggiore. Questa discesa è veramente spettacolare con ampie vedute su Riomaggiore, Manarola e la sottostante Via dell'Amore, attraverso vigneti dove si produce il prezioso vino Sciacchetrà. Ad un certo punto si possono anche visitare le Grotte di Don Fresco, un prete eremita che in questi piccoli anfratti ricavati nella roccia trascorse anni in ritiro e preghiera.
lunghezza del percorso ca. 12 km.

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7 FEBBRAIO 2010 - IL SENTIERO DELLE SUGHERE A MASSACIUCCOLI

Finalmente una giornata come si deve sotto il profilo meteo. Infatti, dopo un venerdì orrendo e un sabato così e così, un bel sole tiepido ci ha accompagnati in questa facile escursione sulle colline soprastanti il Lago di Massaciuccoli. Gran numero di partecipanti (37), evidentemente attratti dalla non difficoltà e da un luogo ai più sconosciuto e vicino alle nostre abitazioni. Lasciate quindi le auto nel parcheggio del porticciolo di Massaciuccoli, saliamo, con qualche indecisione iniziale sul percorso, verso un ripetitore posto a ca. 200 metri di altezza. Individuato il giusto percorso, procediamo verso la bellissima villa di Compignano e la vicina chiesetta presso la quale pranziamo, scaldati da un bel sole. Il tragitto si svolge tra uliveti, bosco di lecci ecc. e piante di sughero.
Al ritorno inevitabile sosta sul lago con passeggiata sui percorsi in legno posti tra i cannicci, sull'acqua.

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28 FEBBRAIO 2010 - LA COSTA TRA POPULONIA E PIOMBINO

In questo inverno che ci ha regalato ben poche giornate di sole, anche oggi il tempo ha fatto i capricci. Accompagnati da un sostenuto vento di scirocco, che peraltro ha evitato la pioggia, siamo riusciti ad effettuare questo bel giro di ca 14,5 km. Lasciate le auto in località "Reciso" a poche centinaia di metri da Populonia, abbiamo percorso l'ampio stradello che conduce verso Salivoli, in quota. Dopo ca. 6 km, senza però arrivare all'abitato, abbiamo voltato a destra tornando in direzione nord verso il punto di partenza. Avevamo immaginato di trovare alcune difficoltà nell'individuare il giusto sentiero, ma, aiutati anche dalla esperienza del WWF di Pisa che aveva effettuato lo stesso percorso la domenica precedente, siamo riusciti senza problemi a percorrere il giusto sentiero che, in un fitto bosco di macchia mediterranea, ci ha riportato alle "Buche delle Fate" e da qui alle auto.
Numerosi partecipanti, quasi 50, tra cui nuovi acquisti.

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14  MARZO  2010  -   LE  CERBAIE

Alla fine, dopo un inizio di settimana tempestoso con forti venti e neve, il clima ci ha regalato una bella giornata primaverile, tiepida e con poco vento.
Lasciate le auto in un parcheggio di Bientina, ci siamo incamminati verso la zona delle Cerbaie, conosciuta anche perché fornisce di acqua potabile un vasto bacino di utenza che comprende anche Pontedera. Guidati sapientemente da Dante (non quello della Divina Commedia, ma più semplicemente il marito di Giovanna...) abbiamo percorso ca 19 km attraverso boschi di cerro e pino, grandi distese di "crochi" (fiori), un bel laghetto e anche un tratto del Padule con la presenza di aironi, garzette, anatre selvatiche e piccoli rapaci. Nel complesso una bella, anche se semplice, escursione, la cui lunghezza ci prepara per le prossime "avventure".
Partecipanti 31.

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28  MARZO  2010-  DA  MARCIOLA ALLA CERTOSA DI GALLUZZO

Assistiti da una  gradevole giornata di primavera e dalla insostituibile guida e presenza di Giovanni Corrieri, percorriamo questo piacevole tragitto che dalla località Marciola ci porta fino alla Certosa di Firenze Galluzzo. Dopo aver fatto la solita spola delle auto, alle 9,30 esatte partiamo da Marciola, piccolo borgo di fondazione romana.  Saliamo al Poggio della Sughera da cui si gode un bel panorama sulla Val di Pesa; quindi troviamo sul percorso la grotta dove San Zenobi viveva in eremitaggio, poi alla Villa dei Collazzi e infine arriviamo alla Certosa giusto in tempo per l'inizio della visita. Un frate - cistercense benedettino - con fare piuttosto "arcigno" ci conduce alla visita dell'edificio.
Tra le note curiose citiamo la gradita presenza di Ludovica, una amica di Delia e residente a Bergamo, le cui scarpe hanno perso la suola per strada(come da documentazione fotografica...).
Partecipanti 28 per ca 14 km. di percorso

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11  APRILE  2010  -  LA LINEA GOTICA A BORGO A MOZZANO

La violenta,  quanto effimera perturbazione denominata “Carolina”, non ci ha fatto paura. Nonostante che tra Pontedera e Borgo a Mozzano sia venuto giù una marea d’acqua, eravamo in 33 partecipanti ed il contributo numerico degli amici di “La Borra Trekking” è stato consistente. Il Sig. Marcello, dell’associazione per la Linea Gotica, ci ha fatto visitare il dedalo di gallerie e le bocche di fuoco situate sotto il paese di Anchiano e le altre strutture poste  all’interno della montagna nei pressi della Madonna di Mao, versante opposto ad Anchiano. La  visita è  stata molto interessante e corredata da cimeli, foto e racconti. Iniziata la salita verso il “Forte”  e la “trincea delle margheritine” , il tempo è migliorato ed abbiamo visto anche la neve caduta fino ai  7/800 m. I 30 metri di corda che abbiamo portato si sono rivelati fondamentali proprio  per il terreno infido e bagnato ed i numerosi “numeri” fatti dai partecipanti, hanno consacrato la non banalità del passaggio che ci immetteva nella trincea. Dopo aver pranzato  sul cocuzzolo roccioso del  forte, ci siamo incamminati per ripido sentiero verso il piano per una visita all’elegante nucleo storico di Borgo a Mozzano, soprattutto l’ex convento francescano, con bel chiostro e giardino, l’ antica via storica Degli Orti ed il “Ponticello” sul Rio Oneta.  Finale della giornata con caffè e gelato al bar del paese e pure con rifornimento(da parte di alcuni) di latte fresco alla apposita baracchina. Ancora una volta il coraggio di partire nonostante avverse condizioni ci ha premiato. Ci dispiace per coloro che hanno avuto timore ma, come al solito, le previsioni meteo vanno interpretate bene...

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25  APRILE  2010  -  LA MONTAGNOLA SENESE

Prima giornata “quasi” calda con sole ed una bella campagna.  Raggiunto Monteriggioni,  ci contiamo e siamo in tanti, circa una quarantina. Raggiunta la stupenda Pieve di Ponte allo Spino (Sovicille), lasciamo tre auto che ci serviranno per il ritorno e proseguiamo per il borgo di Mucellena. Visitata  la tomba etrusca di Mucellena,  abbiamo proseguito con il sent. 100 verso la Pieve fortificata di Marmoraia. Grazie a Giovanni Corrieri, che si era procurato le chiavi presso la curia di Colle V/E, siamo entrati per una visita. Velocemente abbiamo raggiunto attraverso boschi di cerro il piccolo e grazioso borgo di La Cetina dove abbiamo pranzato. Ripreso il sentiero abbiamo raggiunto la Pieve di Pernina, eretta  in un luogo molto suggestivo e contornata da grandi prati verdi. Superato il piccolo cimitero di Pernina, il sentiero ci ha condotto in un luogo veramente bello ed eccentrico per la sua architettura, Il Romitorio, luogo di preghiera dei  frati cenobiti che raggiungevano questo sito attraverso La Scala Santa, gradoni  scalpellati nella roccia per circa 150 m di dislivello. Chiaramente abbiamo percorso tutta la scala che raggiunge in linea retta la grande villa di Cetinale, ampio complesso residenziale del 1600 della famiglia Chigi. Il posto meraviglioso ha fatto da contrappasso ad un improvviso scroscio d’acqua che ci ha “impallato” con kw, ombrellini, mantelle ed altri orpelli atti alla bisogna. Per fortuna in 15 minuti tutto si è risolto ed abbiamo ripreso il tragitto superando il borgo di Personata  e di San Giusto, arrivando alla Pieve di Ponte allo Spino per una visita guidata dall’amica Margherita che ci ha fatto conoscere la storia di questa bellissima Pieve. Riprese le auto a Marmoraia siamo ripartiti verso il pisano. Circa 16 Km, un pochino di più di quelli previsti ma  tutto ha funzionato bene(Paolo M.).

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1-2 MAGGIO  2010  -  LA VIA FRANCIGENA DA PONTE A RIGO A BOLSENA

17+23=40  Con questa formula vogliamo indicare i km percorsi in questo week-end nel nostro “pellegrinaggio” sulla Via Francigena tra Ponte a Rigo e Bolsena. Partecipanti 17.
Dobbiamo innanzi tutto dire di essere stati molto fortunati con il meteo: infatti ad un sabato 1 maggio caldo e afoso è seguita una domenica per fortuna solamente nuvolosa e con poca pioggia, mentre dalle nostre parti sembra sia piovuto molto.
Il ns itinere inizia nei pressi di Ponte a Rigo, località a sud di Radicofani e punto di arrivo di una nostra precedente tappa nello scorso anno. Seguendo peraltro l’antica via percorsa nel 1506 da 200 guardie svizzere che andavano a Roma per mettersi al servizio del papa (in quel tempo Giulio II), giungiamo in un primo momento nel piccolo e silenzioso borgo medievale di Proceno (comune con circa 600 abitanti), sovrastato dalla  Rocca, costruita secondo lo storico Chelli nel 997 da Gregorio V. Interessante visita ad alcune delle numerose chiese del paese nonché all’imponente Palazzo Sforza costruito dopo il 1550 dal Cardinale Guido Ascanio Sforza, dopodiché arrivo a Acquapendente.  Il pernottamento era previsto presso il Convento dei Cappuccini gestito da Suor Amalia. Tutto ok, se non per il fatto che l’auto di Giovanni ha avuto un problema tecnico che poteva compromettere il ritorno a casa nei tempi previsti(fortunatamente,grazie a persone disponibilissime, è stata riparata in tempo record).
Il giorno 2 maggio è stato dedicato alla tappa Acquapendente-Bolsena di ca.  23 km. Come dicevamo in precedenza il tempo è stato accettabile, salvo una mezz’ora persa sotto una capanna per un temporale che per fortuna si è dissolto velocemente. Non manca mai qualche piccolo inghippo e questa volta, a causa di un consiglio sbagliato di un ciclista( questo episodio ci deve insegnare a ponderare bene i consigli altrui), ci siamo ritrovati ad allungare di 2 km. il tragitto, arrivando a San Lorenzo Nuovo 2 ore più tardi di quanto avevamo previsto. Da qui a Bolsena (ca. 10 km) il percorso è stato molto bello, un saliscendi continuo con la continua visione del lago alla nostra destra, attraversando colture di vario genere, campi di frumento, boschi con varie specie di alberi, fioriture multicolore ecc.
A causa dell’ora tarda, e della pioggia che alla fine è arrivata anche lì,  non abbiamo purtroppo  potuto visitare per bene il grazioso paese di Bolsena, ma ci riserviamo di farlo in futuro quando (forse) faremo pure l’anello del lago.  Insomma, nel complesso ancora una “full immersion” nello sterminato patrimonio storico del nostro  Paese come pure una bellissima esplorazione del territorio che dalle propaggini sud della Val d’Orcia ci ha portato nel paesaggio ben diverso dell’Alto Lazio. Il tutto accompagnato dalle informazioni dell’’insostituibile Giovanni.

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9  MAGGIO  2010  -  IL MONTE PIGLIONE DALLA COSTA DELLE TORRICELLE

 

Ore 07,25. Drinnn…drinnn! Chi chiama a quest’ora? E’ Spartaco che non può venire perché ha trascorso una nottata bruttina a causa di un problema alla schiena. Peccato, quando la giornata è bella dispiace di più rinunciare a un’uscita. Altre defezioni si sono aggiunte all’ultimo minuto e partiamo in 6, Paolo M., Paolo S.,  Alessandro, Danilo,  Marcello e Pietro.  Lasciate le auto al bivio per la Baita Barsi, iniziamo la salita lungo lo stradello che conduce alla Foce delle Torricelle a 890m. Il tempo  cambia diventando brutto con nuvole basse e nebbia molto fitta, inoltre un vento freddo ci prende d’infilata come la sfiducia che serpeggia nel gruppetto.  Le belle fioriture, contrastano con il grigio che ci avvolge ed il panorama che non c’è. Arriviamo all’antecima Sud e non si sa perché, troviamo la croce che riporta la quota 1233m della vetta principale. Sembra impossibile  ma è clamorosamente vero…., la croce con sopra inciso “Monte Piglione 1233m” è piantata alla quota 1188m distante un Km dalla vetta vera e propria. Nella nebbia fitta, l’altimetro  ed alcune intuizioni determinanti precedute da accese discussioni, ci fanno arrivare alla cima vera e propria dove troviamo la pentola contenete il libro di vetta.  Come in un miracolo, dall’ odiata nebbia, si passa a squarci di chiaro che ci permettono di godere un po’ il panorama. Dalla vera vetta del Piglione vediamo in lontananza l’antecima sud con  la croce mal collocata.  Il ritorno viene effettuato con il sent. 103, molto panoramico e ben segnato, fino alla Groppa ed il Passo Sella e da li in breve alle auto. (Paolo M.)

 

FOTO    (Paolo M.)

 

23  MAGGIO  2010  -  IL MONTE PROCINTO E DINTORNI

 

Finalmente una bella giornata primaverile ci ha permesso  di fare questa  piacevole e non impegnativa escursione nei pressi dell'Alto Matanna, del M. Nona e del M. Procinto. E' vero però che non  appena abbiamo concluso il giro un bel temporale ha inzuppato il terreno, ma ormai era andata... 
Quindi, lasciate le auto al parcheggio dell'albergo-ristorante Alto Matanna, prendiamo il sentiero per la Foce delle Porchette; da qui verso il Rifugio Forte dei Marmi costeggiando il lato nord del "Bimbi" del Procinto. Alle 13 arriviamo alla base del "cucuzzolone" da cui si diparte anche una via ferrata molto carina(sperimentata da Spartaco, Marcello e Matteo) che, in verticale, raggiunge la cima del M.Procinto.  Ritorno alla base attraverso il Callare Matanna.

15 partecipanti.

 

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6  GIUGNO  2010 - DA CAMPOCATINO AL RIF. CONTI

 

Escursione effettuata da 6 persone, varie assenze anche per cause mediche. Non è stato comunque raggiunto il rif. Conti a causa del ritardo nella partenza e della notevole lunghezza del percorso.

 

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11  LUGLIO  2010 - NELLA VALLE DELL'ORSIGNA

 

Ultima escursione prima delle vacanze estive. Avevamo scelto un luogo di montagna in considerazione del periodo di solito caldo; a dire il vero il caldo afoso di questi giorni ha colpito duro e solamente in alta quota abbiamo trovato un po' di refrigerio.

La giornata non è iniziata molto bene in quanto siamo incappati nella "Granfondo" Prato-Abetone frequentata da oltre 1400 ciclisti(non più giovani...) che ci hanno costretto a una lunghissima coda di auto a passo d'uomo fin dall'uscita di Pistoia sino a Ponte Petri. Da immaginare gli accidenti che si sono presi !!. Comunque alle 10,30 arriviamo in loc. Case Moretto(vedi foto n. 1). Da qui prendiamo il sentiero 5 che sale non molto ripido e in grande bosco di pini, faggi ecc. fino a raggiungere il Rifugio Porta Franca, dove consumiamo il pranzo. Grandi vampate di calore soprattutto alla partenza; comunque poi ci siamo addirittura scaldati e asciugati al caminetto acceso del rifugio. Ritorno dal sentiero 35 passando dal grazioso e ristrutturato Rifugio del Montanaro sino al Passo della Pedata del Diavolo. Da qui ripida discesa fino al torrente Orsigna e alla Fonte di San Camillo, una sorgente di acqua gelidissima (5°) e leggerissima (ci voleva proprio dopo le sudate della giornata!).

Il tutto allietato dalla raccolta di alcuni funghi porcini trovati durante la discesa.

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4/5  SETTEMBRE  2010  -  RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DI MONTEAPERTI

 

In numero abbastanza esiguo del nostro gruppo (8 persone) abbiamo partecipato a una 2 giorni in quel di Monteaperti in occasione della rievocazione della sanguinosa battaglia del 4 settembre 1260 tra Guelfi e Ghibellini, ossia tra Firenze e Siena, che si concluse con la vittoria di quest'ultima. In effetti eravamo molti di più in quanto la gita era organizzata insieme al gruppo Etruriatrekking con Giovanni Corrieri.

In località "Acqua Borra", nelle vicinanze appunto del paese di Monteaperti, si sono svolte le commemorazioni dell'evento. Nel pomeriggio di sabato si è svolto un convegno con vari studiosi che hanno illustrato i dettagli storici. Era presente, tra l'altro, anche una rappresentanza del 186° Battaglione Paracadutisti della Folgore di stanza a Siena che ha partecipato a missione in Afghanistan. I militari avevano inoltre portato vari tipi di armi che usano in guerra e hanno cortesemente spiegato ai visitatori il loro funzionamento. La giornata si è conclusa con la "cena in battaglia" in una calda e bellissima serata, cena a cui hanno partecipato circa 400 persone. Inoltre l'amico Giovanni, ospite d'onore, ha declamato con vera passione il X canto dell'Inferno di Dante.
Subito dopo cena fiaccolata sino al "cippo" che commemora la battaglia e posto a circa 1,5 km.
La domenica mattina ha avuto luogo una passeggiata per camminatori e cavalieri di ca 13 km. da Piazza del Campo al luogo della battaglia.
Infine la vera e propria "battaglia" del pomeriggio della domenica, eseguita da circa 200 combattenti in costumi d'epoca e provenienti da varie parti d'Italia.

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19 SETTEMBRE 2010 – L’ANELLO MEDICEO DEL MUGELLO

 

Dopo aver trascorso la giornata di sabato incollati al computer per verificare l’andamento della perturbazione che stava transitando sull’Italia, alla fine abbiamo deciso di correre il rischio e partire anche con il brutto tempo. E ancora una volta abbiamo avuto ragione ad osare; infatti, dopo un mattino un po’ nuvoloso, ma senza pioggia, è apparso un bel sole caldo.
Comunque passiamo alla cronaca della giornata. Il gruppo era costituito da 20 persone + 1 amico di Guendalina (Umberto), che, risiedendo a San Piero a Sieve, ci ha molto gentilmente fatto da guida.

Dal paese  saliamo subito alla imponente Fortezza di San Martino. La sua costruzione fu fortemente voluta da Cosimo I de' Medici per porre un baluardo a difesa dei possedimenti della famiglia e dello stato Fiorentino oltre che per soddisfare le pressanti richieste delle popolazioni locali, stanche dei continui saccheggi perpetuate ai loro danni da eserciti e bande provenienti dal nord. Proseguiamo quindi per il castello del Trebbio, molto bello ma purtroppo non visitabile. Da qui saremmo dovuti andare a San Giovanni in Petroio, ma i tempi si allungavano e il treno delle 15,37 per il ritorno non avrebbe perdonato ritardi; abbiamo quindi deciso di scorciare il tragitto e puntare subito verso il castello di Cafaggiolo, anch’esso risalente all’epoca dei Medici e da qui ritorno a San Piero a Sieve con bellissimi scorci su Scarperia, Barberino, il lago di Bilancino, il M. Senario ecc.  Totale circa km 13

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2/3  OTTOBRE  2010  - Via Francigena da Radicofani a Bagno Vignoni

 

Con la preziosa e insostituibile  compagnìa dell’amico Giovanni Corrieri  abbiamo percorso questo tratto di Via Francigena (che ci mancava) in uno degli scenari paesaggistici più belli della Toscana. Dopo aver pernottato nell’Ospitale di Radicofani (ristrutturato da poco e molto accogliente e attrezzato) partiamo per il lungo percorso che, attraverso le stupende e dolci colline della Val d’Orcia, ci condurrà, dopo quasi 28 km., a Bagno Vignoni, dove abbiamo lasciato le auto la sera del sabato. La partenza, in barba alle previsioni, è accompagnata da una pioggerella insistente e fastidiosa, ma fortunatamente dopo poco il cielo si apre e una bella giornata, anche se alternata a nuvole, ci accompagna fino alla mèta. A dire il vero saremmo dovuti arrivare sino a San Quirico, ma i km diventavano oltre 32 (forse un po’ troppo per le nostre gambe e per il tempo a disposizione).  Immancabile sosta alle Briccole, ospizio medievale per i pellegrini e dedicato a San Pellegrino. Qui, nel 1079, sostò Matilde di Canossa reduce da Roma; e qui abbiamo incontrato 4 pellegrini francesi, partiti da Toulouse addirittura il 14 luglio e diretti a Roma (altro che le nostre passeggiate domenicali !!). Inoltre un operatore che lavora per “Geo & Geo” (trasmissione di Rai3) ci ha ripreso per un servizio sulla Francigena e forse una volta o l’altra ci vedremo in TV…   A parte questa curiosità, dopo le Briccole, abbiamo sostato all’Agriturismo Passalacqua, posto in posizione stupenda su una collina dominante la vallata, dove la signora Miranda ci ha preparato un veloce pasto con i prodotti del suo orto (ottimi i pomodorini!). Siamo infine arrivati alle 16,30 a Bagno Vignoni, stanchissimi ma appagati da questo bellissimo percorso. 

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17 OTTOBRE  2010 – Tra le valli e le colline del Chiecina con sagra del tartufo a Balconevisi

 

In abbinamento ad analogo trekking del Gruppo Etruriatrekking abbiamo partecipato a questa piacevole e per niente faticosa passeggiata nei boschi e sulle colline intorno al piccolo borgo di Balconevisi, guidati da Giovanni Corrieri che di questi luoghi conosce ogni più piccolo particolare. Al solito, dopo una notte di piogge e temporali che ci aveva fatto temere per il peggio, invece una bella giornata di sole con leggera tramontana ci ha accompagnato durante tutto il tragitto. Abbiamo percorso ca. 12 km al mattino per terminare con un pranzo alla Sagra del Tartufo. Subito dopo Giovanni ci ha riservato una piacevole sorpresa con l’esecuzione, all’organo della chiesa, di 2 brani da parte dell’organista Virginia. Breve visita del paese con le bancarelle che esponevano bellissimi tartufi bianchi e neri e ritorno alle auto.

Partecipanti ca 45. Da notare la grande quantità di funghi più o meno commestibili che abbiamo trovato nei boschi.

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14 NOVEMBRE 2010 – SULLE COLLINE TRA LARI E CASCIANA ALTA

 

Un’altra Domenica pregna di nuvole, brume e avara di squarci di sereno, anzi….., è pure piovuto e abbiamo tirato fuori dagli zaini i soliti “ferri del mestiere” contro la pioggia. Nonostante tutto ci siamo ritrovati alla chiesa di Sant’Ermo in una quarantina di partecipanti, molti gli amici della “Borra Trekking” e  Antonio Cambi del gruppo Rondine di Sant’Ermo, che faceva gli onori di casa e oggi era la nostra guida. Discesi verso la valle del torrente Ecina, ne abbiamo risalito il corso incontrando i numerosi mulini (operanti fino agli anni 60) ascoltando le notizie storiche e tecniche fornite da Antonio. Superato il minuscolo borgo di San Frediano e salito il sentiero per Muletta, molto panoramico, siamo scesi verso Casciana Alta per la visita alla chiesina ottagonale della Madonna della Cava che l’amica Cecilia ci ha aperto per la visita e per un dettagliato racconto storico. Raggiunta la chiesa di San Rocco a Ceppato abbiamo pranzato sotto la prima pioggia. Piccolo consulto con Antonio per ridurre il tragitto e guadagnare il sentiero per la Madonnina dei Monti che in breve abbiamo raggiunto per goderci il bel panorama verso i monti livornesi. Rientrati a Sant’Ermo, siamo andati nella sede del gruppo Rondine, dove Antonio ci aveva preparato un bel rinfresco a base di cantuccini, buccellato e vino novello. Subito dopo abbiamo visitato le Cantine Volpi e molti ne hanno approfittato per acquistare dell’ottimo vino.

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5  DICEMBRE 2010  -  LA ROCCA DI PIETRACASSIA o ROCCA DI MIEMO

 

Circa 16 km di fango e di avventura; così potremmo intitolare questa escursione. E in effetti di fango, acqua e pozzanghere ne abbiamo avute a iosa. Ma partiamo dall'inizio. In questo mese di novembre/dicembre così piovoso abbiamo avuto una domenica fortunatamente priva di pioggia, seppur con nuvolo e  temperature rigidine; al mattino siamo partiti da Orciatico  con -1° e non è mai salito sopra i 5°. Tra l'altro vi era anche ghiaccio negli stradelli (come si può vedere nelle foto). Siamo saliti gradualmente fino alle pale eoliche di MonteVaso, in mezzo a una bella vegetazione e con bellissimo panorama verso Volterra e l'Amiata. Qui abbiamo voltato verso nord e dopo circa 1,30 ore siamo giunti alla Rocca o Castello di Pietracassia dove, con un freddo cane, abbiamo consumato un veloce pranzo. L'aspetto avventuroso della giornata è iniziato dopo. Il programma primitivo prevedeva di fare un certo giro attraverso stradelli per tornare a Orciatico, ma per varie ragioni (compreso anche un attraversamento di coltivato, impraticabile con questo fango) Paolo Morelli ha suggerito di scendere direttamente verso la valle del torrente Fosce per poi risalire al paese. Purtroppo qui non vi è sentiero e si è trattato di andare un po' "a intuito". Da tener presente che nei boschi di Miemo è molto facile perdersi. Comunque, fra pruni, forre, guadi di torrentelli e scivolamenti vari, abbiamo finalmente trovato il Fosce e da qui lo stradello che ci ha portato al paese.
19 partecipanti (infreddoliti).

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8 dicembre 2010   -  Cena del gruppo presso l'Agriturismo  "I PINI" a S. Pietro Belvedere

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